Tre persone sono state condannate per aver cercato di ricattare la famiglia di Michael Schumacher

Mercoledì la corte distrettuale di Wuppertal, nella Germania occidentale, ha dichiarato colpevoli tre persone per aver tentato di ricattare la famiglia dell’ex pilota tedesco di Formula 1 Michael Schumacher: erano accusate di aver cercato di estorcere 15 milioni di dollari alla famiglia, minacciandola di pubblicare 900 foto e quasi 600 video personali dell’ex pilota, oltre a una serie di documenti medici sul dark web, cioè quella parte di Internet non accessibile attraverso i normali browser e motori di ricerca.
I tre sono un uomo di 53 anni, suo figlio e un ex dipendente della società che si occupava della sicurezza della casa della famiglia Schumacher in Svizzera: il primo è stato condannato a tre anni di carcere, mentre gli altri due rispettivamente a sei mesi e due anni, ma le loro pene sono state sospese. La famiglia ha detto che farà ricorso contro la sospensione condizionale.
Schumacher, uno dei piloti più noti e di maggior successo della storia, ebbe un grave incidente sciistico nel 2013 che gli causò lesioni cerebrali. Da allora non è stato più visto in pubblico: si sa che non è in grado di camminare e che le sue interazioni sono poco significative, ma la sua famiglia ha sempre mantenuto uno stretto riserbo sulle sue condizioni. A metà del 2024 la famiglia di Schumacher aveva ricevuto un risarcimento di 200mila euro dal gruppo editoriale tedesco Funke, dopo la pubblicazione di una sua finta intervista sul settimanale femminile Die Aktuelle, scritta utilizzando un software di intelligenza artificiale.
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