In Libano si è formato un nuovo governo, dopo due anni di governo provvisorio

Nawaf Salam, il primo ministro del Libano in carica da meno di un mese, ha nominato un nuovo governo dopo più di due anni in cui il paese era stato governato da un esecutivo provvisorio. Il Libano è da anni in una gravissima crisi economica, che è stata accentuata dalla situazione politica instabile e dalla mancanza di un governo solido: l’incapacità di formarne uno nuovo era dovuta principalmente al peculiare sistema politico, che cerca di mantenere un difficoltoso equilibrio tra le principali etnie e religioni del paese, garantendo certe cariche ai rappresentanti di ciascuna delle molte confessioni praticate. Il rispetto di queste esigenze aveva reso molto complicato trovare accordi.
Il nuovo governo è composto da 24 ministri, equamente divisi tra politici di religione cristiana e musulmana. La nomina di Salam del mese scorso e la formazione di un nuovo governo sono considerati un segnale della minore rilevanza nella politica libanese del gruppo politico e militare sciita Hezbollah, indebolito negli scorsi mesi dalla guerra con Israele e dalla fine del regime di Bashar al Assad in Siria, uno dei suoi principali alleati insieme all’Iran. Hezbollah aveva sostenuto la riconferma del primo ministro uscente Najib Mikati, contrapposto a Salam. Nawaf Salam ha 71 anni, è un diplomatico e prima di diventare primo ministro è stato presidente della Corte internazionale di giustizia.


