La famiglia del proprietario del Leicester, morto in un incidente di elicottero nel 2018, ha chiesto un risarcimento a Leonardo

Una foto di Vichai Srivaddhanaprabha in mezzo ai mazzi di fiori lasciati fuori dallo stadio del Leicester City il 29 ottobre del 2018 (AP Photo/ Rui Vieira)
Una foto di Vichai Srivaddhanaprabha in mezzo ai mazzi di fiori lasciati fuori dallo stadio del Leicester City il 29 ottobre del 2018 (AP Photo/ Rui Vieira)

La famiglia dell’imprenditore thailandese Vichai Srivaddhanaprabha, ex proprietario della squadra di calcio inglese del Leicester City, ha fatto causa al gruppo industriale Leonardo per l’incidente di elicottero in cui lo stesso Srivaddhanaprabha morì nell’ottobre del 2018. L’incidente avvenne pochi secondi dopo il decollo dal King Power Stadium, lo stadio della squadra, a causa di un guasto al rotore di coda: in particolare, la famiglia ha chiesto un risarcimento stimato in 2,15 miliardi di sterline (più di 2,5 miliardi di euro), ritenendo responsabile del guasto l’azienda che aveva costruito l’elicottero.

In base a un comunicato citato dal Guardian, il risarcimento è stato chiesto a titolo di compensazione per i danni e i mancati guadagni legati alla morte prematura di Srivaddhanaprabha, che era anche l’amministratore delegato della King Power, una catena che gestisce negozi aeroportuali, e che con un patrimonio stimato di 4,3 miliardi di euro era considerato uno degli uomini più ricchi della Thailandia. Assieme a lui morirono due suoi collaboratori, il pilota e una passeggera.

Un rapporto dell’Air Accidents Investigation Branch, l’agenzia britannica che indaga sugli incidenti aerei nel Regno Unito, lo ha definito «un tragico incidente»; un portavoce di Leonardo nel Regno Unito ha detto che sempre in base al rapporto l’azienda aveva rispettato tutti i requisiti in termini di progettazione e produzione.