L’amministrazione Biden ha imposto nuove sanzioni molto pesanti sul settore petrolifero russo
Venerdì il governo statunitense ha annunciato nuove sanzioni che andranno a colpire alcune delle principali aziende produttrici di petrolio e gas della Russia, tra cui Gazprom e Surgutneftegas, oltre che 183 navi petroliere russe e vari intermediari e altre aziende legate al commercio del petrolio russo, come le società che assicurano il carico delle navi. È la più ampia misura di questo tipo mai imposta da un’amministrazione americana contro il settore energetico russo: l’intenzione, ha detto un membro dell’amministrazione Biden citato anonimamente da Reuters, è di «colpire ogni fase della catena di produzione e distribuzione del petrolio russo» per ridurre ulteriormente le entrate economiche della Russia, che è ancora una delle principali esportatrici di petrolio al mondo, nonostante le sanzioni imposte finora.
Tra novembre e gennaio l’amministrazione Biden aveva imposto sanzioni anche contro varie banche russe, oltre che verso una decina di altre aziende. Molte delle petroliere inserite nella lista vengono utilizzate per trasportare petrolio verso l’India e la Cina, che sono i principali acquirenti di petrolio russo. Alcune trasportano anche petrolio iraniano. Gazprom ha detto che le sanzioni sono ingiustificate e illegittime e che la società continuerà a operare.