Il duro sfogo di Luciano Benetton contro i manager del suo gruppo

Senza nominarli, li ha accusati in un'intervista al Corriere della Sera di essere responsabili degli ultimi problemi economici dell'azienda, di cui non sarà più presidente

Luciano Benetton (Fabio Cimaglia / LaPresse)
Luciano Benetton (Fabio Cimaglia / LaPresse)

In un’intervista al Corriere della Sera, il cofondatore di Benetton Group, Luciano Benetton, ha accusato l’attuale dirigenza del gruppo di non avere gestito adeguatamente la società e di essere responsabile di un disavanzo di circa 100 milioni di euro. Benetton, che ha da poco compiuto 89 anni, ha detto che lascerà la carica di presidente e senza nominarlo ha fatto alcuni riferimenti a Massimo Renon, l’attuale amministratore delegato dell’azienda attribuendogli le responsabilità degli attuali problemi economici.

Rispondendo alle domande del giornalista Daniele Manca, Benetton ha detto: «Mi sono fidato e ho sbagliato. Sono stato tradito nel vero senso della parola», aggiungendo di avere capito alcuni mesi fa che ci fossero ulteriori problemi economici nell’azienda a suo modo di vedere non comunicati in modo trasparente dalla dirigenza.

Secondo la versione di Benetton, che era stato presidente del gruppo fino al 2012 e aveva poi lasciato riprendendo l’incarico nel 2018, la società aveva in programma un piano triennale per sistemare i conti che era stato rimandato a causa della pandemia. Ha detto che nei consigli di amministrazione erano stati presentati dati in linea con quelle aspettative, fino a quando qualcosa era cambiato negli ultimi mesi dell’anno:

In uno dei consigli dei mesi successivi scoppia la bomba, di questo si tratta. Presentano d’improvviso un buco di bilancio drammatico, uno shock che ci lascia senza fiato. […] Saremo attorno ai 100 milioni. Comunque tutto quello che è emerso e sta emergendo da settembre ’23 è una vergogna.

Benetton sostiene di essersi fidato del nuovo amministratore delegato che aveva assunto l’incarico nel 2020 e dei dirigenti che aveva portato nell’azienda, anche se questi raramente gli chiedevano consigli: «Va detto che non mi ha mai chiesto nulla, né lui né i nuovi collaboratori che ha inserito, tra questi cinque provengono dall’area commerciale di una azienda con una tradizione di mercato completamente diversa dalla nostra».

Nell’intervista Luciano Benetton ha poi annunciato le proprie dimissioni e la necessità di avviare un nuovo piano per rilanciare l’azienda, del cui consiglio di amministrazione fanno parte altri membri della famiglia. Benetton Group è del resto in difficoltà da tempo e ha faticato a sostenere la concorrenza dei grandi gruppi del cosiddetto “fast fashion”. Già nel 2013 la società aveva chiuso un primo anno in perdita, nel 2021 aveva registrato perdite per 112 milioni di euro e nel 2022 per 81 milioni di euro, in parte anche a causa della pandemia da coronavirus. La famiglia Benetton era intervenuta tramite la propria holding finanziaria Edizione, che si occupa di numerose altre attività oltre all’abbigliamento; per il prossimo 18 giugno è prevista l’assemblea di Benetton Group.