Il governo russo ha detto che ritirerà i propri soldati dal confine tra Armenia e Azerbaijan

Soldati russi durante una parata militare
Soldati russi durante una parata militare (AP Photo/Alexander Zemlianichenko)

Giovedì il governo russo ha annunciato che ritirerà i propri soldati stanziati lungo il confine tra Armenia e Azerbaijan: la Russia li aveva inviati nel 2020, durante una delle guerre tra Armenia e Azerbaijan per il controllo della regione del Nagorno Karabakh, territorio separatista collocato in Azerbaijan ma controllato dall’Armenia. L’invio dei soldati russi, richiesto dal governo dell’Armenia, serviva ad assistere l’esercito armeno nel contrasto a possibili attacchi azeri. I soldati russi erano rimasti lì anche dopo la fine della guerra, vinta dall’Azerbaijan, per via di un accordo che prevedeva che la Russia agisse come garante per assicurare che il passaggio tra Armenia e Nagorno Karabakh rimanesse aperto.

A settembre tra Armenia e Azerbaijan c’era stata una nuova guerra, con l’esercito azero che aveva attaccato nuovamente il Nagorno Karabakh, costringendo le autorità locali alla resa e spingendo decine di migliaia di persone di etnia armena verso l’Armenia. Lo scorso dicembre le due parti avevano detto che avrebbero avviato colloqui di pace, senza grandi progressi: gli scontri e gli attacchi sono continuati anche nei mesi successivi, con qualche passo avanti lo scorso aprile, quando l’Armenia ha iniziato a ritirare i propri soldati da quattro cittadine al confine tra i due paesi.

Nel frattempo, però, negli ultimi anni i rapporti tra Russia e Armenia sono peggiorati: in diverse occasioni il governo armeno ha accusato la Russia di non aver fatto abbastanza per contrastare le forze azere, e ha iniziato a mettere sempre più esplicitamente in discussione la relazione tra i due paesi, avvicinandosi invece di più ai paesi occidentali. La Russia aveva già iniziato a ritirare alcuni soldati lo scorso settembre. Annunciando il ritiro delle forze militari, il portavoce del governo russo Dmitrij Peskov ha detto che è stato chiesto dal governo armeno, secondo cui la presenza russa «non è più necessaria». Non ci sono ancora molti dettagli su come funzionerà il ritiro: al momento i soldati russi sono presenti sia lungo il confine tra Armenia e Azerbaijan che all’aeroporto armeno di Yerevan, dove il ritiro dovrebbe terminare entro il prossimo agosto.