Un consiglio comunale di Sydney, in Australia, eliminerà i libri sulle famiglie omogenitoriali dalle proprie biblioteche

(AP Photo/Esteban Felix)
(AP Photo/Esteban Felix)

In Australia il consiglio comunale di Cumberland, una suddivisione amministrativa della zona occidentale di Sydney, ha approvato una mozione che prevede l’eliminazione dei libri che trattano di famiglie omogenitoriali dalle otto biblioteche che gestisce. Il divieto di rendere disponibili per la consultazione e il prestito libri che trattino di famiglie composte da due padri o due madri è stato proposto dal consigliere laburista (centrosinistra) Steve Christou, approvato a maggioranza (5 voti a 4, quattro consiglieri erano assenti) e giustificato dai promotori con la necessità di proteggere i bambini da «ogni forma di sessualizzazione».

Christou, ex sindaco di Cumberland, ha detto di aver presentato la mozione dopo le molte proteste da esponenti della comunità, definita «molto religiosa e molto legata alla famiglia tradizionale» e ha portato come esempio di libri da «bandire» Same-Sex Parents di Holly Duhig, inizialmente pubblicato nel Regno Unito e presente nelle biblioteche della zona dal 2019: racconta l’esperienza di avere due madri o due padri dal punto di vista del bambino e ha una foto di due uomini con un bambino in copertina.

L’attuale sindaca, Lisa Lake, ha votato contro la mozione e ha commentato con «sgomento e tristezza» l’esito della votazione. Sulla questione è intervenuto anche il governo statale del New South Wales: il ministro delle Arti John Graham ritiene che la decisione possa violare la legge Anti-discriminazioni e che per questo le biblioteche di Cumberland City potrebbero perdere i finanziamenti pubblici. Nel distretto di Cumberland City vivono circa 250mila persone, il consiglio comunale ha annunciato di aver cominciato il processo di analisi per definire quali libri «debbano essere rimossi».