In otto giorni di ingressi a pagamento Venezia ha già incassato i soldi previsti nei tre mesi di sperimentazione

Foto di turisti a Venezia per i controlli all'ingresso
(AP Photo/Luca Bruno)

Dopo soli otto giorni dall’introduzione del biglietto a pagamento per visitare il centro storico di Venezia, è stata superata la quota di incassi prevista per i primi tre mesi di sperimentazione: nelle casse del comune sono entrati 723mila euro.

Il biglietto deve essere pagato da chi visita Venezia in giornata, cioè chi arriva in città e se ne va senza pernottare. Non pagano invece i turisti ospiti nelle strutture ricettive, a cui viene già chiesta la tassa di soggiorno. Non paga nemmeno chi lavora all’interno del comune anche da pendolare, che sia un dipendente o un libero professionista; gli studenti di qualsiasi istituto con sede nel comune, scuole o università; i residenti in Veneto; chi deve curarsi in una struttura all’interno del comune di Venezia; chi va a trovare una persona residente, che dovrà però fare richiesta per conto dei suoi ospiti. Nel 2024 il biglietto rimarrà in vigore fino a domenica 5 maggio e tutti i fine settimana fra l’11 maggio e il 14 luglio (esclusi il 1° e il 2 giugno).

Finora le persone che hanno pagato il contributo d’accesso da 5 euro sono state 144.645. L’assessore al Bilancio ha detto che è stato incassato molto di più rispetto alle previsioni perché nel bilancio era stata fatta una stima prudenziale. Nonostante gli incassi oltre le aspettative, il sindaco Luigi Brugnaro ha detto che quest’anno il comune spenderà più soldi (circa 3 milioni di euro) di quanti ne riceverà a causa delle spese sostenute per la campagna di comunicazione e per la predisposizione della piattaforma di prenotazione.

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