Il Kirghizistan ha bloccato TikTok nel paese, sostenendo che danneggi i bambini

una schermata con il logo di tiktok
(Drew Angerer/Getty Images)

Il ministero dello Sviluppo digitale del Kirghizistan, un paese dell’Asia centrale, ha chiesto ai provider internet del paese di impedire l’accesso al popolare social network TikTok, sostenendo che sia dannoso per i bambini. L’applicazione risulta inaccessibile nel paese: quando si prova ad aprirla appare una schermata che dice che non è possibile caricare la pagina.

Il ministero ha recentemente ricevuto una lettera dalla Commissione per la sicurezza nazionale secondo cui TikTok violerebbe un articolo di una legge del Kirghizistan che tutela «lo sviluppo fisico, mentale, spirituale e intellettuale dei minori». Già ad agosto il ministero della Cultura aveva proposto di vietarla, scrivendo che TikTok «immerge l’utente in un mondo virtuale di video brevi, e dopo averli visti gli adolescenti cercano di riprodurli, anche se per alcuni è pericoloso». Aveva anche accusato l’azienda che controlla il social network, la cinese ByteDance, di non fare abbastanza per impedire la diffusione di contenuti che a suo dire sono «dannosi per la salute e lo sviluppo mentale dei bambini».

La decisione è piuttosto discussa in Kirghizistan: secondo il sito 24.kg danneggerà la democrazia e le libertà nel paese, creerà problemi per le piccole imprese, che a volte si fanno pubblicità su TikTok, e limiterà le possibilità di espressione personale, soprattutto dei giovani. Anche l’ong Reporters sans frontières ha criticato la decisione, dicendo che è arbitraria e limita la libertà di informazione.

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