L’esercito israeliano ha detto che richiamerà altri riservisti per nuove azioni militari nella Striscia di Gaza

Soldati israeliani sdraiati a terra davanti a dei palazzi distrutti nella Striscia di Gaza a dicembre del 2023
Soldati israeliani nella Striscia di Gaza a dicembre del 2023 (AP Photo/Ohad Zwigenberg)

Domenica il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha detto che nei prossimi giorni verranno reclutate due nuove brigate di riservisti, composta ognuna da un gruppo tra i 2mila e i 4mila soldati, per delle «missioni operative nella Striscia di Gaza». Hagari non ha dato altre informazioni su che operazioni sono previste, né sulla zona geografica in cui avverranno. I riservisti sono cittadini israeliani che hanno svolto il servizio militare obbligatorio e che possono essere convocati per tornare temporaneamente nell’esercito per esercitazioni o in caso di crisi.

La settimana scorsa Israele aveva ritirato quasi tutte le truppe che operavano nella zona di Khan Yunis, una delle città principali del sud della Striscia di Gaza, lasciando solo una brigata composta da alcune migliaia di soldati. Il governo aveva spiegato che questo serviva per permettere ai soldati di riposarsi prima dell’inizio della prossima fase della guerra, che secondo i piani di Israele prevederebbe l’invasione via terra di Rafah, l’ultima grande città della Striscia di Gaza che Israele non ha ancora attaccato via terra nell’ambito della guerra contro Hamas. Al momento le forze israeliane rimanenti a Gaza si concentrano principalmente nella zona del corridoio che divide il nord della Striscia dal resto della regione, che l’esercito ha costruito in questi mesi.

– Leggi anche: Perché Israele si è ritirato da Khan Yunis?

I riservisti hanno già ampiamente preso parte alla guerra di Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza: solo nei giorni immediatamente successivi all’attacco del 7 ottobre erano stati convocati 360mila riservisti, il numero maggiore dalla guerra dello Yom Kippur del 1973.

– Leggi anche: Il sistema dei riservisti in Israele, spiegato