La nuova Alfa Romeo si chiamerà “Junior” e non “Milano”

Dopo che il ministro Adolfo Urso aveva sostenuto, sbagliando, che un'auto prodotta in Polonia non potesse avere il nome di una città italiana, Stellantis lo ha cambiato perché «ci sono temi di stretta attualità più rilevanti»

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso (ANSA/GIUSEPPE LAMI)
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso (ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Stellantis, il grande gruppo automobilistico erede della vecchia Fiat, ha annunciato con un comunicato che cambierà il nome del suo nuovo modello di automobile Alfa Romeo da “Milano” a “Junior”. Il motivo, dichiarato esplicitamente e con un tono un po’ polemico, sono le recenti critiche al nome inizialmente previsto fatte dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che la scorsa settimana aveva detto: «Un’auto chiamata Milano non si può produrre in Polonia», in riferimento al fatto che il modello in questione è il primo di Alfa Romeo venduto in Italia ma prodotto all’estero, nell’impianto polacco di Tychy.

Urso aveva sostenuto che non si potesse fare per legge, commettendo in realtà un errore piuttosto grossolano: non c’è alcuna controindicazione legale a dare un nome italiano a un’auto prodotta all’estero, e nella storia delle automobili ci sono moltissimi casi simili. Stellantis ha comunque preferito cambiare, ma nel farlo ha rivolto implicitamente alcune critiche al governo, con cui è in polemica ormai da mesi per la decisione di ridurre la produzione negli stabilimenti italiani e di spostare alcune fabbriche all’estero.

Nell’annuncio del nuovo nome scelto, Stellantis ha ricostruito brevemente la storia della contestazione di Urso, senza nominarlo e riferendosi genericamente a «un esponente del governo», aggiungendo che:

Pur ritenendo che il nome Milano rispetti tutte le prescrizioni di legge, e in considerazione del fatto che ci sono temi di stretta attualità più rilevanti del nome di una nuova autovettura, Alfa Romeo decide di cambiare il nome da Milano a Alfa Romeo Junior, nell’ottica di promuovere un clima di serenità e distensione.

Il governo è molto critico sulla scelta di Stellantis di spostare la produzione fuori dall’Italia semplicemente perché in questo modo l’azienda pagherà meno tasse nel paese e toglierà allo Stato un’importante entrata economica. L’azienda dice invece che la scelta è obbligata ed è colpa del governo, perché dipenderebbe in gran parte dal fatto che in Italia non ci sono abbastanza sussidi per incentivare l’acquisto di automobili elettriche.

Nel comunicato sul nome dell’Alfa Junior, Stellantis ha detto che il caso sollevato da Urso ha creato un’enorme attenzione sul nuovo modello e ha ringraziato «il governo per la pubblicità gratuita indotta da questo dibattito», evidentemente non senza una certa ironia: il governo voleva screditare Stellantis, che invece dice di aver beneficiato di queste critiche.

Il nome “Milano” per il nuovo modello era stato scelto dall’Alfa Romeo con un sondaggio tra il pubblico, come aveva fatto altre volte in passato l’azienda per altri modelli. “Junior” era stato un altro dei nomi più votati nel sondaggio.

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