Il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che chiede di tutelare il diritto di aborto in tutti gli stati membri

Manifestazione a favore dell'aborto libero, sicuro e gratuito, Parigi, 28 febbraio 2024 (AP Photo/Michel Euler)
Manifestazione a favore dell'aborto libero, sicuro e gratuito, Parigi, 28 febbraio 2024 (AP Photo/Michel Euler)

Giovedì il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione per chiedere di inserire nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea l’assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva e il diritto a un aborto libero, sicuro e legale: «La privazione dell’accesso alle cure per l’aborto costituisce una violazione di tali diritti fondamentali», dice la risoluzione. Il testo è stato approvato con 336 voti a favore, 163 contrari e 39 astensioni. La risoluzione però non è vincolante, e un’eventuale modifica della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea dovrà essere approvata all’unanimità da tutti gli stati membri.

Con il voto di oggi il parlamento chiede di modificare l’articolo 3 della Carta, per affermare che «tutte le persone hanno il diritto all’autodeterminazione sul proprio corpo, all’accesso libero, informato, completo e universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai relativi servizi sanitari senza discriminazioni, compreso l’accesso all’aborto sicuro e legale». I deputati e le deputate hanno poi condannato l’arretramento in tema di diritti delle donne e i vari tentativi di limitare o rimuovere le tutele esistenti in tema di sessualità e riproduzione compiuti di recente da diversi paesi, tra cui gli Stati Uniti, la Polonia, l’Ungheria e Malta.

Il testo chiede poi ai paesi dell’Unione di depenalizzare completamente l’aborto in conformità con le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del 2022 e di rimuovere e combattere gli ostacoli all’aborto, invitando tra l’altro esplicitamente la Polonia e Malta ad abrogare le loro leggi e le altre misure che vietano o limitano l’accesso alla procedura.

– Leggi anche: La Polonia vuole introdurre una maggiore libertà di aborto

La risoluzione condanna infine il fatto che, in alcuni stati membri, l’accesso all’aborto sia reso complicato a causa dell’obiezione di coscienza. A questo proposito si cita l’Italia.

– Leggi anche: I limiti della legge 194 sull’aborto

Secondo il Parlamento Europeo, i metodi e le procedure di aborto dovrebbero essere una parte obbligatoria del curriculum di medici e studenti di medicina; dovrebbe essere introdotta in ciascun paese un’educazione sessuale e relazionale completa e adeguata all’età; dovrebbero essere messi a disposizione metodi contraccettivi accessibili, sicuri e gratuiti, e consulenze in materia di pianificazione familiare.

– Leggi anche: La contraccezione in Italia dovrebbe già essere gratuita, ma non è così

Il testo contiene anche la preoccupazione per il significativo aumento dei finanziamenti ai gruppi anti-scelta (quindi contrari all’aborto) in tutto il mondo, e in particolare nell’Unione Europea. Per questo il Parlamento ha invitato la Commissione Europea a garantire che le organizzazioni che operano contro la parità di genere e i diritti delle donne, compresi i diritti riproduttivi, non ricevano finanziamenti europei.

– Leggi anche: La Francia ha inserito il diritto all’aborto nella Costituzione