La Nuova Zelanda renderà più restrittivi i requisiti per ottenere dei visti lavorativi

Erica Stanford, ministra dell'Immigrazione della Nuova Zelanda (Hagen Hopkins/Getty Images)
Erica Stanford, ministra dell'Immigrazione della Nuova Zelanda (Hagen Hopkins/Getty Images)

Domenica il governo della Nuova Zelanda ha annunciato che renderà più restrittivi i requisiti per ottenere i visti lavorativi, ossia i titoli che permettono alle persone straniere di rimanere nel paese per un determinato periodo di tempo per motivi di lavoro. Tra le altre cose, le nuove misure richiederanno il possesso di un certificato di conoscenza della lingua inglese e di un livello minimo di competenze ed esperienze lavorative, anche per accedere ai lavori meno qualificati.

Il governo ha detto che le modifiche sono state rese necessarie dall’aumento delle persone emigrate nel paese lo scorso anno, definito «insostenibile». La ministra dell’immigrazione, Erica Stanford, ha detto che l’introduzione delle nuove misure servirà ad attrarre in Nuova Zelanda lavoratori altamente qualificati in quei settori caratterizzati da una carenza di competenze, come per esempio le scuole secondarie superiori, che da anni sono a corto di insegnanti.

Secondo una nota pubblicata dal governo, nel 2023 sono arrivate in Nuova Zelanda 173mila persone.