L’Italia dovrà a pagare a TIM un miliardo di euro per aver riscosso illecitamente un canone di concessione nel 1998

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(Marcello Valeri/ZUMA Press Wire)

La Corte d’Appello di Roma ha deciso che lo stato italiano dovrà pagare all’azienda di telecomunicazioni TIM circa un miliardo di euro, perché nel 1998 chiese illecitamente alla società il pagamento di un canone per l’utilizzo della rete telefonica. Il risarcimento corrisponde al valore del canone, pari a circa 500 milioni di euro di oggi, a cui si aggiungono gli interessi accumulatisi nel tempo.

Le normative europee prevedevano la privatizzazione delle reti telefoniche a partire dal 1998: il governo italiano di allora però aveva chiesto per quell’anno un contributo obbligatorio alle aziende di telecomunicazioni, calcolato in base al loro fatturato. TIM fece ricorso contro tale contributo nel 2000: sulla questione si sono espressi vari tribunali italiani e la Corte di giustizia europea, che nel 2020 aveva stabilito che la richiesta di un contributo violava la direttiva europea sulla concorrenza nelle telecomunicazioni. Il governo ha detto che farà ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d’Appello.