La Finlandia ha prorogato la chiusura del confine di terra con la Russia fino a data da definirsi

Guardie finlandesi al varco di Vaalimaa, sul confine fra Russia e Finlandia (Heikki Saukkomaa/Lehtikuva via AP)
Guardie finlandesi al varco di Vaalimaa, sul confine fra Russia e Finlandia (Heikki Saukkomaa/Lehtikuva via AP)

Il ministero dell’Interno finlandese ha annunciato che il confine di terra che il paese condivide con la Russia rimarrà chiuso «fino a un’ulteriore comunicazione, ma non più di quanto sia necessario». La Finlandia aveva chiuso tutti gli otto varchi che collegano il paese con la Russia alla fine del 2023, a causa di un aumento insolito degli arrivi di richiedenti asilo: la Finlandia aveva quindi accusato la Russia di «strumentalizzare l’immigrazione» per destabilizzare il paese. Le chiusure decise nel 2023 sarebbero dovute scadere il 14 aprile, ma ora sono state prorogate.

Il comunicato diffuso giovedì dal ministero prevede anche la chiusura di tre porti alle imbarcazioni usate a scopo ricreativo a partire dal 15 aprile. Il governo teme che con l’aumento delle temperature possa aumentare anche il numero delle persone che cerca di attraversare illegalmente il confine, lungo 1.340 chilometri in gran parte boscosi. Secondo il comunicato ci sarebbero «centinaia o forse migliaia di persone vicino al confine» che «potrebbero essere strumentalizzate ai danni della Finlandia».

Da agosto a dicembre erano entrati in Finlandia tramite i varchi di frontiera con la Russia circa mille richiedenti asilo da paesi terzi, tra cui Kenya, Marocco, Pakistan, Somalia, Siria e Yemen. Di questi mille, però, più di 900 erano entrati soltanto a novembre, un aumento improvviso che secondo il governo finlandese sarebbe stato orchestrato dalla Russia.

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