La custodia cautelare del politico d’opposizione indiano Arvind Kejriwal è stata prorogata di due settimane 

Arvind Kejriwal sul sedile posteriore di un'automobile dopo un'udienza in tribunale, lo scorso 28 marzo
Arvind Kejriwal dopo un'udienza, lo scorso 28 marzo (AP Photo/Dinesh Joshi, File)

Lunedì un tribunale indiano ha prorogato fino al prossimo 15 aprile la custodia cautelare per Arvind Kejriwal, uno dei principali leader dell’opposizione al primo ministro Narendra Modi e al suo partito, il Bharatiya Janata Party (BJP). Kejriwal era stato arrestato a fine marzo perché accusato di corruzione, ma la custodia cautelare doveva finire oggi, il 1° aprile: l’arresto di Kejriwal e la proroga della sua detenzione sono considerati dalle opposizioni atti politicamente motivati. Il prossimo 19 aprile in India inizieranno le elezioni legislative, e Modi è candidato per un terzo mandato.

Negli ultimi anni sempre più spesso i politici dei partiti di opposizione indiani sono stati indagati e arrestati. Nelle ultime settimane l’arresto di Kejriwal ha provocato proteste nella capitale New Delhi e nello stato indiano del Punjab, ed è stato commentato anche da vari governi esteri. Un portavoce del governo statunitense ha chiesto per esempio che venga attuato un processo «giusto», mentre un portavoce del governo tedesco ha detto di augurarsi che l’India assicuri il rispetto degli «standard relativi all’indipendenza della magistratura e ai principi democratici» nella gestione delle accuse contro Kejriwal.

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