Un ex agente dei servizi segreti austriaci è stato arrestato con l’accusa di spionaggio in favore della Russia

L'ingresso di un'aula del tribunale di Vienna dove lo scorso aprile è cominciato un processo contro alcuni ex membri della BVT nell'ambito di un altro caso
L'ingresso di un'aula del tribunale di Vienna dove lo scorso aprile è cominciato un processo contro alcuni ex membri della BVT nell'ambito di un altro caso (Thomas Kronsteiner/Getty Images)

Venerdì in Austria è stato arrestato Egisto Ott, un ex agente dei servizi segreti austriaci che secondo le autorità del paese avrebbe passato informazioni riservate alla Russia. Ott lavorava per l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione e del Controterrorismo (BVT), ora dismesso, e aveva lavorato anche per la polizia italiana: la procura austriaca lo accusa di abuso d’ufficio e di spionaggio per la diffusione di documenti riservati che avrebbero procurato un danno al suo paese.

Le indagini su Ott durano da almeno sette anni. Di lui in Austria si era già parlato per i suoi legami con Jan Marsalek, l’ex direttore operativo della società di pagamenti online Wirecard, accusato di truffa e appropriazione indebita e ricercato dal giugno del 2020 nell’ambito di un grosso scandalo finanziario. Secondo alcuni giornali austriaci, tra cui lo Standard e il Kronen Zeitung, Ott avrebbe procurato informazioni sia per Marsalek che per la Russia abusando della propria posizione assieme a una seconda persona, arrestata a sua volta, ma di cui la procura non ha diffuso l’identità.

Lo Standard, in particolare, scrive che nell’estate del 2022 Ott avrebbe consegnato ad alcune spie russe i contenuti dei cellulari di tre ex importanti funzionari del ministero dell’Interno austriaco. Il giudice per le indagini preliminari ha 48 ore per disporre eventuali misure cautelari. Marsalek è sospettato a sua volta di avere da tempo rapporti con i servizi segreti russi.

– Ascolta anche: Globo. Una storia di spie, con Antonio Talia