È iniziato il processo a Peter Higgs, l’ex curatore del British Museum accusato di aver rubato almeno 1.800 oggetti

La facciata del British Museum
La facciata del British Museum a Londra, il 26 giugno 2015 (AP Photo/Tim Ireland)

È iniziato a Londra il processo contro Peter Higgs, l’ex curatore del British Museum accusato di aver rubato almeno 1.800 oggetti dal grande museo, che è uno dei più importanti del mondo per l’arte antica. L’Alta corte di giustizia di Londra, che si sta occupando del processo, ha ordinato la diffusione dei dati sulle compravendite compiute da Higgs attraverso il suo account di eBay, il noto sito per vendere e acquistare cose online. Secondo il museo infatti Higgs lo avrebbe usato per vendere gli oggetti rubati.

La giudice Heather Williams ha inoltre ordinato a Higgs di restituire tutti gli oggetti in suo possesso entro quattro settimane: il museo ha detto di aver recuperato 356 di quegli oggetti mancanti, e che spera di recuperarne altri. Higgs, che aveva lavorato per più di vent’anni al dipartimento del museo che si occupa di arte dell’antica Grecia e dell’antica Roma, ha sempre negato le accuse.

Higgs era stato licenziato nel 2023, con l’accusa di aver rubato gioielli d’oro, pietre semipreziose e oggetti di vetro datati tra il 1500 a.C. e l’Ottocento dalla collezione del museo, che complessivamente conta oltre 8 milioni di opere. A fine luglio il direttore del museo, Hartwig Fischer, in carica dal 2016, si era dimesso dopo che si era scoperto che il museo era a conoscenza dei furti già dal 2021, quindi due anni prima del licenziamento di Higgs.