Pornhub ha bloccato l’accesso al proprio sito in Texas per protesta contro una legge che impone la verifica dell’età 

(The Canadian Press via ZUMA Press/ANSA)
(The Canadian Press via ZUMA Press/ANSA)

Giovedì la piattaforma di contenuti pornografici Pornhub ha disattivato l’accesso al proprio sito nello stato del Texas, negli Stati Uniti, protestando contro una legge locale che impone ai siti pornografici di introdurre sistemi di verifica dell’età per l’accesso. È stato disattivato l’accesso anche ad altri siti gestiti da Aylo, la società proprietaria di Pornhub. Chi ha cercato di accedere a questi siti all’interno dello stato ha visto comparire un messaggio che diceva: «Come forse saprete, i vostri rappresentanti ci chiedono di verificare la vostra età prima di permettervi di accedere al nostro sito web. Questo non solo vìola il diritto degli adulti alla libertà di pensiero e espressione, ma non riesce a mettere in atto i controlli perché impiega il mezzo meno efficace e al tempo stesso più restrittivo per raggiungere lo scopo dichiarato, cioè la presunta protezione dei minori».

La legge in questione era stata introdotta l’anno scorso dal governo Repubblicano del Texas con l’obiettivo di limitare la circolazione di contenuti pornografici tra le persone minorenni. I sistemi di verifica previsti dalla legge permettono l’accesso solo a chi ha più di 18 anni e non si limitano a far comparire un banner che chiede l’età all’utente e sblocca l’accesso sulla base della risposta fornita: richiedono ai siti come Pornhub di verificare l’età per mezzo di copie di documenti d’identità o di «dati transazionali», con procedure che connettono gli utenti a database statali. Per le aziende che non rispettano la norma sono previste multe fino a 10mila dollari al giorno.

In Texas come in altri stati leggi di questo tipo sono molto contestate perché ritenute rischiose per la privacy degli utenti, dato che per esempio potrebbero permettere alle piattaforme di avere accesso a informazioni relative a carte di credito, assicurazioni o dati bancari di chi vuole accedere al sito. Sono ritenute anche leggi inefficaci, in quanto aggirabili con una semplice rete VPN, che permette cioè di fingere che il proprio computer sia connesso da un altro paese rispetto a quello in cui ci si trova. In Texas è in corso da mesi una disputa legale tra la Aylo e lo stato del Texas sull’applicazione di questa legge, il cui ultimo aggiornamento è una sentenza della settimana scorsa con cui una Corte d’Appello locale ne ha confermato la validità e applicabilità.

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