Gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia hanno abbattuto decine di droni lanciati dai ribelli Houthi

Un cacciatorpediniere statunitense
Un cacciatorpediniere statunitense (Petty Officer 3rd Class Bill Dodge/U.S. Navy via AP)

L’esercito statunitense ha detto che a partire dalle prime ore di sabato la coalizione formata da forze britanniche, statunitensi e francesi nel mar Rosso ha abbattuto decine di droni diretti verso una nave mercantile battente bandiera di Singapore e alcuni cacciatorpedinieri, ossia navi da guerra, statunitensi. I droni erano stati lanciati dagli Houthi, il gruppo armato sciita che controlla il nord ovest dello Yemen ed è sostenuto dall’Iran. Il loro portavoce militare, Yahya Saree, ha confermato di aver cercato di attaccare le navi con «37 droni» e gli Stati Uniti dicono di averne abbattuti almeno 28.

Negli ultimi mesi gli Houthi hanno colpito decine di imbarcazioni in transito nel mar Rosso, in quella che hanno presentato come una ritorsione contro i bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza. Nei fatti gli attacchi hanno riguardato sempre di più navi di vari paesi occidentali, non necessariamente legate a Israele, e hanno causato grossi problemi nel commercio globale. Gli attacchi contro gli Houthi compiuti per ritorsione dalla coalizione militare guidata dagli Stati Uniti e dal Regno Unito non hanno come obiettivo la distruzione degli Houthi, ma l’indebolimento delle loro capacità militari. La coalizione dice in sostanza di volerli convincere a fermare i continui attacchi alle navi. Tuttavia per il momento le capacità degli Houthi di attaccare le navi non sono state ridotte in modo significativo: pochi giorni fa in uno di questi attacchi sono state uccise due persone.

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