Donald Trump ha versato una cauzione di 91,6 milioni di dollari in attesa del ricorso nel processo per diffamazione di E. Jean Carroll

Donald Trump a mezzo busto con sfondo sfocato mentre arriva in tribunale per una delle udienze
Donald Trump mentre arriva in tribunale per una delle udienze (AP Photo/Mary Altaffer)

Venerdì l’ex presidente statunitense Donald Trump ha versato una cauzione di 91,6 milioni di dollari (83,7 milioni di euro) nell’ambito della causa per diffamazione intentatagli dalla giornalista E. Jean Carroll, che lo aveva accusato di aver gravemente danneggiato la sua reputazione negando di averla aggredita sessualmente. Il 26 gennaio un tribunale aveva dato ragione a Carroll e aveva condannato Trump a pagarle un risarcimento danni di 83,3 milioni di dollari (quasi 77 milioni di euro), verdetto a cui Trump ha fatto ricorso in appello.

In processi di questo tipo la cauzione è uno strumento che permette al debitore che vuol fare ricorso di versare il 110 per cento della cifra richiesta (quindi il totale più degli interessi) dal verdetto, ma di bloccarla fino all’arrivo della sentenza finale, invece che darla subito. Carroll, che ha 80 anni, non potrà infatti riscuotere i soldi fino a quando non si sarà concluso il processo d’appello, che potrebbe durare anni. Carroll aveva già vinto lo scorso anno una causa civile per abuso sessuale contro Trump, e lo aveva poi denunciato per varie affermazioni che l’ex presidente aveva fatto nel 2019, quando era emerso il caso.

La cauzione è stata versata dalla compagnia di assicurazioni Federal Insurance Co. e non è chiaro quali proprietà e beni Trump abbia messo a garanzia per farsi prestare questa cifra. È stato stimato che al momento il suo patrimonio si aggiri intorno ai 400 milioni di dollari, ma in questi giorni dovrebbe versare anche un’altra cauzione per il suo ricorso in un altro processo in cui è stato condannato a pagare 454,2 milioni per frode finanziaria (circa 415 milioni di euro): il 16 febbraio un tribunale di New York l’aveva condannato a pagare 354 milioni di dollari (circa 323 milioni di euro), accusandolo di aver manipolato la valutazione degli immobili della società di famiglia. Trump non ha ancora versato questa cifra: da allora è aumentata, e dalla fine di febbraio continua ad aumentare ogni giorno di circa 112mila dollari di interessi.