L’ex vescovo australiano Christopher Saunders è stato incriminato per abusi sessuali

Christopher Saunders durante una messa in un servizio di ABC News Australia
(ABC News via YouTube)

Christopher Saunders, ex vescovo di Broome, nell’Australia Occidentale, è stato arrestato con l’accusa di abusi sessuali. Saunders ha 74 anni ed è stato incriminato per un totale di 29 capi d’accusa, tra cui penetrazione non consensuale, aggressione sessuale e comportamenti indecenti con persone tra i 16 e i 18 anni per fatti risalenti al 2008. Giovedì dovrebbe comparire in un’udienza in tribunale.

Le prime accuse contro Saunders furono rese pubbliche all’inizio del 2020, ma le indagini vennero chiuse senza incriminazioni. La polizia australiana aveva cominciato a indagare di nuovo su di lui nel maggio del 2023, quando il Vaticano passò alle autorità del paese le indagini che aveva aperto dopo le sue dimissioni, presentate a papa Francesco nel 2021 a causa dello scandalo. Finora l’ex vescovo ha negato ogni accusa contro di lui, tra cui quella di aver aggredito sessualmente giovani ragazzi aborigeni.

In un comunicato l’arcivescovo Timothy Costelloe, presidente della Conferenza episcopale cattolica australiana, ha definito le accuse contro Saunders «molto serie e profondamente dolorose», e ha aggiunto che la Chiesa cattolica in Australia continuerà a collaborare con la polizia.

– Leggi anche: Le accuse di abusi sessuali contro Marko Rupnik, non più in forma anonima