Più di 2mila persone sono indagate nell’ambito di un’inchiesta su una grossa truffa legata al “bonus vacanze”

La pagina del "bonus vacanze" dal sito del ministero dei Beni Culturali
La pagina del "bonus vacanze" dal sito del ministero della Cultura

Più di 2mila persone sono indagate nell’ambito di un’indagine della Guardia di Finanza su una presunta grossa truffa legata al cosiddetto “bonus vacanze”. Il “bonus vacanze” era un contributo economico erogato dallo Stato alle famiglie tra il 2020 e il 2021, durante la fase più acuta della pandemia da coronavirus, per soggiornare in vari alberghi in tutta Italia, in modo da incentivare la ripresa del turismo.

Secondo l’indagine della Guardia di Finanza un hotel a nord di Napoli avrebbe organizzato una truffa per ottenere ingenti quantitativi di “bonus vacanze” con l’aiuto di 2.098 finti clienti, che avrebbero prenotato un soggiorno nella struttura senza mai andarci: l’albergo otteneva quindi il rimborso da parte dello Stato, e dava in cambio ai falsi clienti una somma in contanti dai 100 ai 300 euro. A insospettire gli investigatori è stato il fatto che l’albergo è particolarmente piccolo (ha appena 11 stanze), si trova in una zona poco turistica e i “bonus vacanze” ricevuti erano molto superiori al suo solito volume d’affari.