In Cina uno scrittore australiano accusato di spionaggio è stato condannato a morte, ma la pena è stata sospesa

Il tribunale dove si è tenuto il processo di Yang, a Pechino (EPA/ROMAN PILIPEY)
Il tribunale dove si è tenuto il processo di Yang, a Pechino (EPA/ROMAN PILIPEY)

Yang Hengjun, uno scrittore, accademico e blogger australiano, è stato condannato a morte in Cina, ma l’esecuzione della pena è stata sospesa. Yang era stato arrestato nel 2019 e accusato di spionaggio. Secondo i suoi sostenitori e il governo australiano, che sostiene la sua innocenza, Yang sarebbe stato condannato per i suoi scritti in favore della democrazia.

La condanna a morte con pena sospesa è prevista specificamente dalle leggi cinesi, e prevede che il condannato venga ucciso solo se trovato colpevole di altri crimini nei due anni successivi alla sentenza. In caso contrario la pena potrebbe essere commutata nell’ergastolo, o in 25 anni di carcere in caso di buona condotta.

Yang è un ex diplomatico cinese che ottenne la cittadinanza australiana nel 2002 e che in seguito divenne uno scrittore molto impegnato in favore della democrazia in Cina. Le leggi cinesi non permettono la doppia cittadinanza. I dettagli sulle sue accuse non sono mai stati diffusi dalle autorità cinesi.