In Spagna si litiga su un ritratto di Gesù: troppo svestito e poco mascolino

È stato realizzato per il manifesto della Settimana Santa di Siviglia: ai più conservatori non piace

Il manifesto della Settimana Santa di Siviglia, realizzato da Salustiano Garcia
Il manifesto della Settimana Santa di Siviglia, realizzato da Salustiano Garcia
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Dal 24 al 31 marzo a Siviglia, in Spagna, inizieranno le celebrazioni della Settimana Santa, cioè quella che va dalla domenica delle Palme alla domenica di Pasqua e che ricorda la Passione di Cristo. Durante questa settimana le 57 confraternite della città organizzano commemorazioni molto caratteristiche e partecipate, che fanno da traino per il turismo richiamando decine di migliaia di visitatori da tutto il mondo.

Ogni anno un artista viene incaricato dal Consiglio delle confraternite, l’associazione che le riunisce tutte, di realizzare il manifesto ufficiale della Settimana Santa. Quest’anno è toccato a Salustiano García, un pittore spagnolo di fama internazionale. Fin dal giorno della sua presentazione, avvenuta sabato scorso, il Cristo disegnato da García è finito al centro di un dibattito molto polarizzato, soprattutto per un motivo: è quasi nudo, fatta eccezione per un drappo bianco.

Il quotidiano spagnolo El País ha scritto che a Siviglia, una città in cui «le confraternite occupano più spazio del calcio e della politica» nelle discussioni di ogni giorno, il Cristo di García ha indignato l’opinione pubblica più conservatrice, che lo considera blasfemo perché effemminato e troppo svestito. È stata anche lanciata una petizione per chiedere la rimozione del manifesto, che secondo gli organizzatori «non rappresenta affatto la fede, i valori cristiani, la tradizione e lo spirito religioso di questa città». L’opera di García è stata invece particolarmente apprezzata dalla comunità LGBTQ+ di Siviglia, che lo vede come il simbolo di un modo più progressista e inclusivo di intendere la religione cattolica.

Isidoro Moreno, antropologo dell’Università di Siviglia e studioso delle tradizioni legate alla Settimana Santa, ha spiegato che le polemiche dell’ultima settimana non dovrebbero stupire più di tanto, dato che in città «c’è un settore molto fondamentalista che non capisce altro che la ripetizione costante di certi modelli e che, in generale, ogni volta che c’è qualcosa che esce da quello schema, viene allo scoperto» per difendere la tradizione.

García ha detto di essere rimasto stupito dalle critiche che gli sono state rivolte dall’ala più conservatrice delle confraternite, anche perché dal suo punto di vista non ha fatto nulla di dissacrante: la «nudità del Cristo» è un tema che ritorna spessissimo nella storia dell’arte, e ha alle spalle molti secoli di storia. Inoltre ha sottolineato come il suo manifesto sia molto rispettoso della tradizione e contenga molti riferimenti alla simbologia cattolica di Siviglia: per esempio, il Cristo porta sulla testa il simbolo della Confraternita dell’Amore, una delle più antiche della città.