• Mondo
  • Venerdì 2 febbraio 2024

Le limitazioni austriache al transito dei camion sono un problema anche in Friuli Venezia Giulia

Sono entrate in vigore a fine gennaio e riguardano l'autostrada dei Tauri, uno dei principali collegamenti verso nord

(ANSA/CESARE ABBATE)
(ANSA/CESARE ABBATE)
Caricamento player

A inizio gennaio il governo austriaco ha annunciato un’importante modifica alle regole di circolazione dei mezzi pesanti sull’autostrada A10 Tauern Autobahn (anche chiamata in italiano autostrada dei Tauri, dal nome della catena montuosa che attraversa): collega Villaco, vicino al confine meridionale con l’Italia, con Salisburgo, a nord, vicino al confine con lo stato tedesco della Baviera.

Il divieto riguarda mezzi sopra le 7,5 tonnellate, e si applica il venerdì tra le 13 e le 19 e il sabato tra le 7 e le 15. Dalle 15 di sabato alle 22 di domenica, il divieto di circolazione dei mezzi pesanti riguarda l’intera rete autostradale austriaca. Il divieto è cominciato il 26 gennaio e proseguirà fino al 30 marzo, ed è stato introdotto per agevolare una serie di lavori di ammodernamento e ristrutturazione dell’autostrada.

Il divieto non riguarda però i mezzi che circolano all’interno dell’Austria, ma solo quelli che sono diretti verso i confini esteri, quindi Italia o Slovenia verso sud, o Germania e Repubblica Ceca verso nord. Sono esclusi dal divieto solo i camion che rientrano verso l’abitazione del conducente o verso la sede dell’impresa di trasporto.

La decisione ha creato molti malumori in Friuli Venezia Giulia, per cui l’A10 Tauern Autobahn è uno dei principali collegamenti logistici con il resto d’Europa. Ma è un problema in generale anche per tutto il sistema dei trasporti italiani, dato che la crisi in corso nel Mar Rosso sta incentivando il trasporto di merci su gomma a scapito di quello su navi cargo.

Cristina Amirante, assessora alle Infrastrutture del Friuli Venezia Giulia, ha commentato con preoccupazione il divieto del governo austriaco: «In un momento come questo per noi la decisione rappresenta un grosso problema. Con la strozzatura presente nel Canale di Suez, infatti, le merci via terra devono per forza di cose circolare. E se i nostri camion sono costretti a rimanere fermi per due settimane, ecco che diventa un danno», ha detto al Gazzettino.

Peraltro negli ultimi anni il confine tra Friuli Venezia Giulia e Austria, che passa per l’autostrada A23 Palmanova-Tarvisio, è diventato ancora più importante per i mezzi pesanti che devono raggiungere l’Europa centrale, per via di un altro blocco deciso dal governo austriaco. Il blocco riguarda un tratto di autostrada a nord del passo del Brennero, fra la provincia italiana di Bolzano e la regione austriaca del Tirolo. L’autostrada si trova in territorio austriaco ma viene utilizzata in larga parte dai camion delle aziende di trasporto italiane, dato che è la strada più veloce per collegare Italia e Germania.

Negli ultimi anni il governo austriaco aveva aumentato le limitazioni alla circolazione dei camion per ridurre le emissioni inquinanti dovute al traffico. Dal 2011 c’è un divieto di circolazione chiamato “settoriale”, che in alcuni periodi limita il passaggio dei camion che trasportano merci come le pietre e la terra, il legname, cereali, minerali, acciaio, marmo, carta e cartone, cemento, calce, piastrelle e ceramica.

Era stato introdotto anche un divieto di transito notturno, il più contestato dalle associazioni di categoria italiane perché è la causa principale delle code e della generale lentezza del percorso. L’Italia sostiene che le limitazioni danneggino eccessivamente i camion italiani e più in generale lo scambio di merci con la Germania, e più volte il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha annunciato ricorsi contro l’Austria sulla questione, una prima volta lo scorso ottobre e poi di nuovo mercoledì: «Nei prossimi giorni arriverà prima alla Commissione Europea e poi alla Corte di Giustizia Europea il quesito che dopo tanti anni di silenzio il governo italiano ha posto sulla legittimità di queste limitazioni unilaterali».