È stato trovato un accordo per costruire a Cortina d’Ampezzo la pista da bob per le Olimpiadi invernali del 2026

La pista Eugenio Monti di Cortina d'Ampezzo che dovrà essere rifatta per le Olimpiadi invernali del 2026 (ANSA)
La pista Eugenio Monti di Cortina d'Ampezzo che dovrà essere rifatta per le Olimpiadi invernali del 2026 (ANSA)

Venerdì è stato trovato un accordo per costruire a Cortina d’Ampezzo la pista da bob, skeleton e slittino per le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina del 2026: lo hanno annunciato in una nota il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi. La vecchia pista Eugenio Monti sarà demolita e al suo posto ne sarà costruita una nuova.

Nei mesi scorsi i costi, i tempi e la complessità del cantiere avevano scoraggiato tutti i possibili costruttori contattati da Simico, la Società infrastrutture Milano Cortina che gestisce l’appalto. L’ipotesi era stata accantonata dal CONI (Comitato olimpico nazionale italiano) perché il rifacimento della vecchia pista è molto costoso, così complesso e lungo da non poter essere completato entro le scadenze imposte dal Comitato olimpico internazionale (CIO). L’insistenza della Regione Veneto aveva convinto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a proporre e sostenere una versione del progetto semplificata.

Alla fine era arrivata una proposta da parte del gruppo Pizzarotti, una delle imprese di costruzione più grandi in Italia, che venerdì è stata accettata da Simico. Il nuovo progetto prevede che vengano tolti elementi accessori che avevano scoraggiato le imprese a presentare offerte nelle due gare bandite nell’ultimo anno, entrambe concluse senza offerte. Non ci sarà un grande parcheggio, non saranno costruite anche alcune gradinate e aree dedicate alle ristorazione. In questo modo si ridurranno i tempi di costruzione, l’ostacolo ritenuto più problematico dalle imprese. I soldi messi a disposizione, invece, sono stati confermati: 81,6 milioni di euro.