Un giudice ha ordinato di nuovo la sospensione delle corride a Città del Messico

La corrida del 28 gennaio nella Plaza Monumental de México
(AP Photo/Fernando Llano)
La corrida del 28 gennaio nella Plaza Monumental de México (AP Photo/Fernando Llano)

In Messico un giudice federale ha ordinato la sospensione temporanea delle corride a Città del Messico, dopo pochi giorni che erano riprese. La sospensione durerà fino al 7 febbraio, quando sarà deciso se sospenderle definitivamente o invece farle riprendere. Nella capitale messicana le corride, una tradizione spagnola molto radicata anche in diversi paesi dell’America Latina, erano state interrotte una prima volta nel 2022, ma nel dicembre del 2023 la Corte Suprema di Giustizia aveva revocato la sospensione.

Le sentenze riguardano solo la Plaza Monumental de México, l’arena per le corride più grande del mondo. Il 28 gennaio si era tenuta la prima corrida dopo più di un anno e mezzo, accompagnata da grosse proteste di attivisti per i diritti degli animali, e il 4 e il 5 febbraio avrebbero dovuto tenersi nuove corride per l’anniversario dell’inaugurazione dell’arena. La società che possiede l’arena ha detto che chiederà il risarcimento delle spese sostenute per l’organizzazione dell’evento.

Il ricorso che ha portato alla sospensione delle corride si basa sulla legge di protezione degli animali di Città del Messico. La legge non proibisce espressamente le corride, ma quando viene presentato un ricorso spetta a un giudice stabilire se gli animali abbiano subito abusi. Chi difende le corride invece sottolinea il loro valore culturale e tradizionale e la rilevanza economica del settore, che ha un giro di affari annuo attorno ai 300 milioni di euro e impiega in maniera più o meno diretta più di 220mila persone.

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