Gli Stati Uniti hanno sospeso gli aiuti all’Agenzia dell’ONU per i rifugiati palestinesi

Una scuola gestita dall'UNRWA nel nord della Striscia di Gaza (Fatima Shbair/Getty Images)
Una scuola gestita dall'UNRWA nel nord della Striscia di Gaza (Fatima Shbair/Getty Images)

Gli Stati Uniti hanno sospeso l’erogazione di aiuti economici per l’Agenzia delle Nazione Uniti per i rifugiati palestinesi (UNRWA). La decisione è stata presa dopo le accuse di Israele secondo cui alcuni dipendenti dell’agenzia sarebbero stati coinvolti nel violento attacco compiuto da Hamas contro Israele lo scorso 7 ottobre, che ha dato inizio alla guerra nella Striscia di Gaza.

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha detto che l’agenzia inizierà il prima possibile un’indagine interna per verificare la fondatezza delle accuse, e i dipendenti coinvolti sono stati licenziati. Philippe Lazzarini, il direttore dell’UNRWA, ha descritto come «scioccanti» le accuse avanzate da Israele, e ha ricordato che l’agenzia fornisce assistenza a «più di due milioni di persone» nella Striscia di Gaza. Nel corso della guerra tra Israele e Hamas sono stati uccisi circa 150 dipendenti dell’agenzia, molti dei quali palestinesi.

L’UNRWA fornisce assistenza umanitaria ai rifugiati palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza, in Giordania, Libano, Siria e Cisgiordania. È stata spesso criticata sia da Israele che da alcuni politici statunitensi conservatori, secondo cui le attività umanitarie svolte dall’agenzia sarebbero in realtà sfruttate o controllate dal gruppo radicale palestinese Hamas, che governa la Striscia di Gaza dal 2007.

Finora gli Stati Uniti erano stati tra i principali finanziatori dell’UNRWA, e nel 2023 avevano erogato aiuti per circa 296 milioni di dollari (272 milioni di euro).