Il parlamento greco ha respinto la richiesta della procura europea di indagare su due ex ministri per il disastro ferroviario di Tempes

I rottami di uno dei treni coinvolti nell'incidente ferroviario (AP Photo/Giannis Papanikos)
I rottami di uno dei treni coinvolti nell'incidente ferroviario (AP Photo/Giannis Papanikos)

Il parlamento greco ha respinto la richiesta della procura europea di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta per indagare sulla responsabilità di due ex ministri dei Trasporti per il grave incidente ferroviario che lo scorso primo marzo provocò la morte di 57 persone vicino alla città di Tempes, nel centro della Grecia. La procura europea è l’organo indipendente dell’Unione Europea che si occupa principalmente di contrastare la criminalità finanziaria nell’Unione.

L’incidente aveva coinvolto un treno merci e un treno passeggeri con a bordo circa 350 persone che viaggiavano in direzioni opposte sullo stesso binario: il dirigente della stazione di Larissa, responsabile del tratto di ferrovia in cui è avvenuto il disastro, era stato incriminato per omicidio colposo per il sospetto che un suo errore avesse contribuito a causare l’incidente, e l’allora ministro dei Trasporti greco Kostas Karamanlis si era dimesso pochi giorni dopo.

Dopo l’incidente la procura europea aveva avviato un’indagine per possibili reati legati alla mancata esecuzione di contratti cofinanziati dall’Unione Europea per l’aggiornamento dei sistemi di controllo del traffico ferroviario greco. Tra le persone indagate dalla procura europea ci sono diversi funzionari pubblici greci, tra cui Karamanlis e il suo predecessore Christos Spirtzis, che era stato ministro dei Trasporti tra il 2016 e il 2019 nel governo di sinistra di Alexis Tsipras.

Il fascicolo d’indagine su Spirtzis e Karamanlis era stato inviato prima alla Corte Suprema greca e poi al parlamento greco. Quest’ultimo avrebbe dovuto decidere se istituire o meno una commissione d’inchiesta sul caso, che avrebbe dovuto decidere se avviare un processo davanti a un tribunale speciale, ma non l’ha fatto.

La maggioranza che sostiene il governo di centrodestra del primo ministro Kyriakos Mitsotakis, del partito Nuova Democrazia, ha respinto la richiesta della procura europea di indagare sui due ministri, e ha invece deciso di istituire una più generica commissione d’inchiesta sull’intera storia della gestione del sistema ferroviario greco. I partiti di opposizione hanno duramente criticato il governo, accusandolo di voler insabbiare il caso.