85 persone sono indagate dalla procura di Ancona per un sistema di riciclaggio da 1,7 miliardi di euro

(ANSA/US GDF)
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La procura di Ancona ha ordinato il sequestro di 350 milioni di euro – tra contanti, macchine di lusso e immobili – e aperto un’indagine su 85 persone nell’ambito di una grossa operazione che ipotizza riciclaggio di denaro per 1,7 miliardi di euro ed evasione fiscale per decine di milioni di euro. Degli indagati, 64 sono di nazionalità cinese e gli altri di nazionalità italiana. Dopo alcuni controlli su aziende gestite da persone cinesi nella provincia di Ancona, sarebbe stato scoperto un sistema illecito molto ampio, composto da oltre un centinaio di società fittizie che emettevano fatture false.

La maggior parte delle imprese coinvolte ha sede in Lombardia: secondo le indagini sarebbero fittizie e senza una struttura credibile di personale, alcune avrebbero avuto la sede legale in indirizzi inesistenti. Secondo le accuse, tra il 2022 e il 2023 avrebbero emesso fatture false complessivamente per 1,7 miliardi euro, per conto di clienti che avevano necessità di riciclare denaro: i clienti avrebbero fatto bonifici ai conti correnti italiani delle società fittizie, che avrebbero usato i soldi per far finta di comprare merci in Cina giustificandole come importazioni e trasferendo il denaro su conti cinesi. Le indagini ipotizzano che quei soldi fossero restituiti in contanti e che i proprietari delle aziende fittizie trattenessero una percentuale.