Il presidente polacco ha graziato due parlamentari del suo stesso partito di estrema destra, condannati per abuso d’ufficio

Andrzej Duda (AP Photo/Czarek Sokolowski)
Andrzej Duda (AP Photo/Czarek Sokolowski)

Il presidente polacco Andrzej Duda ha annunciato di aver graziato l’ex ministro dell’Interno Mariusz Kaminski e l’ex viceministro Maciej Wasik: erano stati arrestati il 10 gennaio, dopo essere stati condannati per abuso d’ufficio a dicembre in relazione a fatti avvenuti nel 2007, quando Kaminski guidava l’agenzia anticorruzione della Polonia e Wasik era il suo vice. Entrambi sono parlamentari del partito di estrema destra Diritto e Giustizia, di cui fa parte lo stesso Duda.

La cosa notevole del loro arresto era stata che era avvenuto all’interno del palazzo presidenziale, dove i due politici si erano rifugiati invitati proprio da Duda per sfuggire all’ordine di custodia cautelare che era stato emesso lo stesso giorno da un tribunale del paese.

Kaminski e Wasik erano stati condannati per aver tentato di dimostrare con prove false che l’allora ministro dell’Agricoltura, Andrzej Lepper, avesse accettato delle tangenti. Duda li aveva già graziati per quelle azioni, prima ancora che la condanna fosse pronunciata, ma nel giugno del 2023 la Corte suprema polacca aveva stabilito che la grazia presidenziale potesse valere solo per condanne con sentenza passata in giudicato, cioè diventata definitiva e non più impugnabile se non con metodi straordinari.

Da quando a ottobre si è formato il governo di Donald Tusk (del partito Piattaforma Civica, di centro), Duda sta cercando in ogni modo di ostacolare il nuovo corso politico, arrivando anche a usare in maniera discutibile i suoi poteri per difendere i propri compagni di partito dalle inchieste giudiziarie in corso. I tentativi di Duda di difendere i due parlamentari avevano fatto molto discutere in Polonia nelle ultime settimane, e Tusk aveva accusato il presidente di voler «ostacolare la giustizia».