Le foto dei due templi dorici scoperti a Paestum
Sono databili tra il VI e il V secolo avanti Cristo, quello più antico ha caratteristiche simili a uno dei templi maggiori del sito archeologico campano
Nel parco archeologico di Paestum, in Campania, sono stati scoperti due templi greci di stile dorico, uno sotto l’altro: la notizia del ritrovamento è stata diffusa dal ministero della Cultura. L’ordine dorico è il più antico tra gli stili architettonici greci, si diffuse a partire dal VII secolo avanti Cristo dal Peloponneso fino alle colonie della Magna Grecia, nel Sud Italia. I due templi sono stati scoperti nel corso di uno scavo stratigrafico fatto a ridosso della cinta muraria, a poche centinaia di metri dal mare. Semplificando molto, uno scavo stratigrafico consiste nel rimuovere strati di terreno rispettando la successione cronologica in cui si sono depositati e nel raccogliere i materiali che si trovano negli strati, collocandoli poi a loro volta in sequenza cronologica.
Il primo tempio, che era stato individuato nel 2019, risale ai primi decenni del V secolo avanti Cristo. Le parti conservate sono lo stilobate (cioè il basamento delle colonne) e il crepidoma (cioè i gradini su cui veniva eretto il tempio); misura 11,6 metri per 7,6 metri. Il tempio aveva un porticato colonnato (peristasi) di quattro colonne per sei.
Nel comunicato del ministero si dice che dalle indagini svolte nelle ultime settimane sembra che la storia di questo tempio possa essere ancora più antica. All’interno della struttura del primo tempio, sotto la peristasi, sono stati trovati quattordici capitelli dorici e altri elementi architettonici. La tipologia dei capitelli però è diversa da quelli del tempio superiore, ed è paragonabile a quella del cosiddetto tempio “Basilica”, il più antico dei tre templi maggiori di Paestum. Questo ritrovamento ha portato gli studiosi a convincersi di essere di fronte a un secondo tempio, di epoca precedente e di dimensioni inferiori, databile al VI secolo avanti Cristo. Questa struttura più antica potrebbe essere stata sostituita all’inizio del secolo successivo dal tempio più recente per ragioni che non sono ancora chiare: una delle ipotesi è che sia crollata.
Durante lo scavo attorno al tempio è stata fatta una seconda scoperta che migliora la conoscenza della storia urbanistica della città. Rimuovendo il materiale di risulta del crollo di parte delle mura di cinta della città antica è stato trovato il tracciato di una strada battuta parallela al tempio, che ha un orientamento diverso rispetto alle mura. Questa scoperta suggerisce che alla fine del VI secolo a.C., quando fu costruito il tempio più antico, la città di Poseidonia (come veniva chiamata Paestum dai Greci) non avesse ancora mura difensive.