Gli Houthi hanno compiuto un nuovo grosso attacco contro alcune navi commerciali nel Mar Rosso 

Una nave nel tratto di Mar Rosso soggetto agli attacchi, lo scorso agosto (Mass Communications Spc. 2nd Class Moises Sandoval/U.S. Navy via AP)
Una nave nel tratto di Mar Rosso soggetto agli attacchi, lo scorso agosto (Mass Communications Spc. 2nd Class Moises Sandoval/U.S. Navy via AP)

Martedì i ribelli sciiti e yemeniti Houthi hanno compiuto un altro attacco con droni e missili contro navi in transito nel mar Rosso, uno dei più estesi e massicci tra quelli fatti finora: l’attacco è stato compiuto al largo delle città portuali yemenite di Hodeida e Mokha, in un punto in cui in quel momento transitavano diverse navi commerciali. Sono intervenute sia la marina statunitense che quella britannica, che hanno abbattuto in tutto diciotto droni, due missili da crociera e un missile balistico, secondo quanto dichiarato dal Dipartimento della Difesa statunitense: nonostante l’entità dell’attacco al momento non sono stati segnalati danni di qualche tipo.

Gli Houthi, che sostengono Hamas, hanno iniziato a compiere attacchi contro navi commerciali nel Mar Rosso dopo l’inizio della guerra nella Striscia di Gaza, come ritorsione contro Israele. Hanno reso quel tratto di mare sempre meno sicuro e creato una crisi che sta scombussolando i trasporti marittimi globali, con conseguenze significative e che rischiano di aggravarsi ancora nelle prossime settimane: la rotta del Mar Rosso è percorsa da circa il 12 per cento delle merci globali ed è utilizzata dalla stragrande maggioranza delle merci spostate tra Europa e Asia e tra l’Asia e la costa orientale dell’America. Per via degli attacchi degli Houthi, nei giorni scorsi alcune compagnie commerciali avevano sospeso i viaggi nel Mar Rosso, percorrendo rotte molto più lunghe e costose.

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