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  • Sabato 6 gennaio 2024

Negli Stati Uniti un Boeing 737 Max 9 ha perso un pezzo della fusoliera in volo

Nessun passeggero si è ferito, ma la compagnia Alaska Airlines ha sospeso l'uso degli altri presenti nella sua flotta

Un'immagine da un video girato da una passeggera del volo Alaska Airlines atterrato d'emergenza a Portland: si vede che un pezzo della parete della cabina passeggeri è mancante mentre l'aereo è in volo
Un'immagine da un video girato da una passeggera del volo Alaska Airlines atterrato d'emergenza a Portland, in Oregon, il 5 gennaio 2024 (Elizabeth Le)
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La compagnia aerea statunitense Alaska Airlines ha sospeso «temporaneamente» l’utilizzo dei 65 aerei Boeing 737 Max 9 della sua flotta dopo che venerdì uno aveva perso un pezzo della fusoliera mentre era in volo, costringendo il pilota a un atterraggio di emergenza. Un video realizzato da una delle persone a bordo mostra un’apertura nella parete della cabina passeggeri attraverso cui si intravede un paesaggio notturno. L’aereo si trovava a 4.876 metri di altezza quando ha iniziato la discesa di emergenza: era decollato da Portland, in Oregon, ed era diretto in California. L’atterraggio è avvenuto 35 minuti dopo il decollo, sempre a Portland. È rimasto lievemente ferito uno dei sei membri dell’equipaggio, ma nessuno dei 177 passeggeri.

Nel video si vede che la parte di fusoliera che si è staccata era in corrispondenza di un’apertura per le uscite di emergenza dalla cabina passeggeri. Il sedile corrispondente non era occupato al momento dell’incidente. Nelle immagini si vede anche che i passeggeri indossavano le maschere per l’ossigeno durante l’atterraggio di emergenza. L’equipaggio ha ricondotto l’incidente a un problema di pressurizzazione. Al momento però non si sa quale sia stata la causa esatta. L’aereo è piuttosto nuovo, era entrato in servizio lo scorso novembre.

Elizabeth Le, la passeggera che ha realizzato il video, ha detto al New York Times che i due passeggeri più vicini alla parte della fusoliera che si è staccata, un ragazzo e sua madre, sono stati aiutati dall’equipaggio ad allontanarsi dall’apertura. Ha anche raccontato che durante l’emergenza l’equipaggio ha cercato di comunicare con i passeggeri attraverso gli altoparlanti della cabina, ma che a causa del rumore dell’aria che entrava nell’aereo non si sentiva nulla.

Il Boeing 737 Max è il modello di aereo che tra il marzo del 2019 e la fine del 2020 era stato fermato in tutto il mondo dopo due disastri aerei in cui erano morte 346 persone: quello del volo Lion Air 610 caduto in Indonesia il 28 ottobre 2018 e quello dell’Ethiopian Airlines 302 caduto in Etiopia il 10 marzo 2019. I due incidenti avevano coinvolto il modello Max 8, una versione molto simile ai Max 9 (che infatti in quell’occasione erano stati a loro volta fermati). Gli incidenti, era stato ricostruito, erano stati dovuti al malfunzionamento di un sensore collegato a un software noto come Maneuvering Characteristics Augmentation System, che rese entrambi gli aerei ingovernabili pochi minuti dopo il decollo, facendoli precipitare senza che i piloti riuscissero a impedirlo.

Le compagnie aeree avevano ripreso a usare gli aerei dello stesso modello solo dopo che erano stati sottoposti a varie modifiche. Nel mondo ci sono circa 1.300 737 Max in dotazione alle compagnie aeree.

L’Alaska Airlines ha detto che porterà avanti un’indagine per capire cosa sia successo. Ben Minicucci, amministratore delegato della compagnia, ha detto che «ogni aereo tornerà in servizio dopo una completa ispezione di manutenzione e sicurezza». Boeing, l’azienda costruttrice degli aerei, ha fatto sapere di essere a conoscenza dell’incidente e ha detto che sta «raccogliendo maggiori informazioni».