L’ex presidente della Sierra Leone Ernest Bai Koroma è stato incriminato con l’accusa di aver partecipato a un colpo di stato

Ernest Bai Koroma, al centro, nel 2016 (AP Photo/ Sylvain Cherkaoui, File)
Ernest Bai Koroma, al centro, nel 2016 (AP Photo/ Sylvain Cherkaoui, File)

Ernest Bai Koroma, ex presidente della Sierra Leone tra il 2007 e il 2018, è stato incriminato per diversi capi di imputazione, tra cui tradimento, con l’accusa di aver partecipato a un tentativo di colpo di stato avvenuto lo scorso novembre nel paese. Finora Koroma ha sempre negato ogni coinvolgimento. A Koroma è stata concessa la libertà su cauzione, in attesa di una nuova udienza in programma il 17 gennaio. L’accusa di tradimento in Sierra Leone può comportare come pena il carcere a vita.

Secondo BBC l’ECOWAS, l’organizzazione economica che raggruppa gli stati dell’Africa occidentale e di cui fa parte anche la Sierra Leone, starebbe mediando un accordo per far ritirare le accuse contro Koroma in cambio di un suo trasferimento in Nigeria. Koroma avrebbe accettato l’accordo, sempre secondo informazioni raccolte da BBC, ma non è chiaro se lo abbia fatto anche Julius Maada Bio, l’attuale presidente della Sierra Leone. Bio è al suo secondo mandato ed è stato rieletto lo scorso giugno in elezioni che secondo gli osservatori internazionali si sono svolte senza le dovute condizioni di trasparenza da parte delle autorità elettorali.

Il presunto tentativo di colpo di stato per cui è stato incriminato Koroma risale al 26 novembre del 2023: a Freetown, la capitale della Sierra Leone, un gruppo di uomini armati aveva occupato diverse strade, ucciso 20 persone e contribuito a liberare più di 2.100 detenuti da tre diverse prigioni. Aveva poi cercato di sottrarre armi da un’armeria vicina al palazzo presidenziale, ma senza successo, e l’attacco era rientrato.