Gianluigi Paragone non sarà più il segretario di Italexit, il partito antieuropeista che aveva fondato nel 2020

(ANSA/FABIO FRUSTACI)
(ANSA/FABIO FRUSTACI)

L’ex senatore Gianluigi Paragone si è dimesso dal ruolo di segretario di Italexit per l’Italia, il piccolo partito di destra e antieuropeista che aveva fondato nell’estate del 2020. «La mia segreteria termina qui. Ho rassegnato le mie dimissioni irrevocabili», ha scritto in un comunicato pubblicato venerdì sul sito del partito.

Paragone ha specificato che il partito non si scioglierà, ma che qualcun altro prenderà il suo posto nel ruolo di segretario, mentre lui tornerà a fare il giornalista. Ha detto però che Italexit non potrà più utilizzare il suo nome e la sua immagine, per una «questione di correttezza», e ha chiesto che vengano eliminati dal sito tutti i riferimenti su di lui. Anche il logo ufficiale del partito dovrà essere modificato, dato che ora usa lo slogan: «Per l’Italia con Paragone».

Italexit si presentò alle elezioni del 25 settembre del 2022 con un programma radicale che sosteneva anche diverse teorie complottiste: il partito era contrario alle vaccinazioni contro il Covid-19, chiedeva che l’Italia uscisse dell’Organizzazione mondiale della sanità e soprattutto che uscisse dall’Unione Europea e dall’euro, definito una «moneta di distruzione di massa». Il nome era mutuato appunto sull’espressione “Brexit”, che indica l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Italexit non superò la soglia di sbarramento del 3 per cento, e quindi non ottenne alcun seggio in parlamento.

Prima di fondare Italexit Paragone era stato un noto giornalista televisivo e poi un esponente del Movimento 5 stelle: fu eletto al Senato nel 2018, ma due anni dopo venne espulso dal partito a causa di incompatibilità con l’allora leader Luigi Di Maio. Fondò Italexit pochi mesi dopo l’espulsione.