L’Assemblea Nazionale francese ha respinto la legge sull’immigrazione proposta dal governo

I deputati della coalizione di sinistra NUPES applaudono la bocciatura della riforma sull'immigrazione (AP Photo / Michel Euler)
I deputati della coalizione di sinistra NUPES applaudono la bocciatura della riforma sull'immigrazione (AP Photo / Michel Euler)

Lunedì pomeriggio l’Assemblea Nazionale francese, la camera bassa del parlamento, ha respinto la riforma dell’immigrazione proposta dal ministro dell’Interno di centrodestra Gérald Darmanin. È stata infatti approvata per cinque voti una “mozione di rigetto” presentata dal partito di sinistra dei Verdi, che chiedeva di bocciare la legge prima che cominciasse la discussione degli emendamenti al testo: è stata votata dalla coalizione di sinistra Nuova Unione Popolare Ecologica e Sociale (NUPES), di cui i Verdi fanno parte, ma anche dal partito di estrema destra Rassemblement National (RN) e dal partito conservatore dei Repubblicani.

La riforma era stata presentata più di un anno fa come un compromesso tra un maggiore controllo dell’immigrazione irregolare e una semplificazione e ampliamento dei percorsi di integrazione, ma era stata temporaneamente accantonata durante il periodo delle proteste per la contestata riforma delle pensioni. Negli ultimi mesi era stata però ripresentata e discussa dal Senato e dalla Commissione giuridica dell’Assemblea Nazionale, che l’avevano ampiamente modificata. Il risultato non aveva soddisfatto nessuno: per il Rassemblement National e i Repubblicani la Commissione aveva ridimensionato troppo i cambiamenti apportati alla riforma dal Senato, che ha una maggioranza conservatrice, mentre per NUPES la legge era troppo ostile nei confronti delle persone migranti.

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Il governo non ha la maggioranza all’Assemblea Nazionale ma governa grazie all’appoggio esterno dei Repubblicani, con cui i rapporti si sono fatti molto tesi. La prima ministra Élisabeth Borne deve ora scegliere se rimandare il disegno di legge al Senato, se sottoporlo a una commissione mista di sette deputati e sette senatori per trovare un compromesso, se abbandonarlo del tutto (l’opzione meno probabile) o se farlo passare comunque: il governo potrebbe infatti forzare l’approvazione della legge ricorrendo all’articolo 49.3 della Costituzione francese, ma finora aveva escluso questa possibilità.