Il principale partito di centrodestra olandese, che governava i Paesi Bassi dal 2010, non farà parte del nuovo governo

Geert Wilders, a sinistra, Dilan Yesilgöz, a destra (AP Photo/Peter Dejong)
Geert Wilders, a sinistra, Dilan Yesilgöz, a destra (AP Photo/Peter Dejong)

Dilan Yeşilgöz-Zegerius, la segretaria del Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD, centrodestra) che governava i Paesi Bassi dal 2010, ha detto che il suo partito non parteciperà al prossimo governo, dopo la significativa riduzione dei consensi alle elezioni parlamentari di mercoledì. Yeşilgöz-Zegerius ha detto che gli elettori del VVD hanno mandato un «segnale chiaro», e che il partito cercherà di assumere un nuovo ruolo che non sia essere parte di un governo.

La forza politica più votata era stata il Partito per la libertà (PVV) di Geert Wilders, di estrema destra, che ora dovrà trovare alleati per ottenere una maggioranza in parlamento.

Yeşilgöz-Zegerius ha comunque detto che il VVD, pur non assumendo alcun ruolo nel prossimo governo, offrirà il suo sostegno a un eventuale governo di centro destra, votando quindi la fiducia in parlamento senza però entrarci direttamente. Nel 2010 era stato Wilders a offrire l’appoggio esterno al primo governo di Mark Rutte, del VVD, caduto un anno dopo proprio a causa delle divergenze fra Rutte e Wilders.

Alle elezioni il PVV ha ottenuto 37 parlamentari, ma per avere una maggioranza nella camera bassa ne servono almeno 76, su 150 totali. Il PVV probabilmente si alleerà con Nuovo Contratto Sociale (NSC), un partito di centrodestra nato ad agosto, e con il Movimento civico-contadino (BBB), improntato alla difesa degli interessi degli agricoltori e degli abitanti delle aree rurali e molto rappresentato nella camera alta del parlamento.