Anche il figlio di Christine Lagarde ha perso dei soldi con le criptovalute

La presidente della BCE ha raccontato di averlo avvertito dei rischi, ma è stata «ignorata bellamente»

La presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde (AP/Michael Probst)
La presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde (AP/Michael Probst)

Venerdì la presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde ha partecipato a un evento a Francoforte in cui ha risposto alle domande di un pubblico composto da ragazze e ragazzi piuttosto giovani: qualcuno le ha chiesto qual è stato il momento più difficile del suo lavoro, qualcun altro quali sono le sfide più grandi di una moneta comune come l’euro, altri ancora quale ruolo avrà il contante in un mondo sempre più digitale. Un ragazzo le ha poi chiesto quale fosse la sua opinione sulle criptovalute, a cui Lagarde è notoriamente contraria. Tanto che ci sono state alcune risate del pubblico e di Lagarde stessa.

Dopo aver ribadito la sua posizione molto netta e negativa verso questo tipo di investimenti che definisce «altamente speculativi» e che mettono gli investitori a rischio di «perdere tutto», rispondendo a una domanda specifica della moderatrice ha detto che anche suo figlio ha investito in criptovalute, nonostante lei fosse contraria. «Mi ha bellamente ignorata, il che era un suo diritto. Poi però ha perso quasi tutto quello che aveva investito». Ha poi aggiunto che «non era una grossa somma, ma ha comunque perso quasi il 60 per cento di quanto aveva investito».

Lagarde ha due figli trentenni e non ha specificato quale dei due abbia investito in criptovalute. Ha però detto che dopo aver perso i soldi suo figlio «ha dovuto ammettere che avevo ragione».

Nei suoi discorsi pubblici spesso Lagarde ha espresso posizioni categoriche sulle criptovalute. Secondo lei sono investimenti «basati sul nulla» e per questo molto rischiosi, che andrebbero regolati in modo più stringente non solo per proteggere le persone dal rischio di perdere i loro soldi, ma anche per il fatto che spesso vengono usate come mezzo di pagamento nelle attività criminali, perché garantiscono l’anonimato di chi esegue la transazione. Durante l’evento a Francoforte ha detto che è giusto che le «persone siano libere di investire il denaro come vogliono, di speculare quanto vogliono, ma non dovrebbero essere libere di partecipare in commerci e attività criminali».

Lagarde ha poi fatto riferimento ad alcune vicende legali e finanziarie che hanno colpito il settore nell’ultimo anno, e che secondo lei sono piuttosto indicative della rischiosità delle criptovalute: tra queste la bancarotta della piattaforma di scambio di criptovalute FTX, con l’arresto del fondatore Sam Bankman Fried, che è stato giudicato colpevole di frode e che rischia la condanna fino a 110 anni di carcere, e l’ammissione recente dell’amministratore delegato di Binance Changpeng Zhao di aver riciclato denaro.

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