Il Tar della Lombardia ha annullato la delibera del comune di Milano che obbligava i mezzi pesanti a installare sensori per gli angoli ciechi

(Ansa/Andrea Fasani)
(Ansa/Andrea Fasani)

Giovedì il tribunale amministrativo regionale (Tar) della Lombardia ha annullato la delibera del comune di Milano entrata in vigore a ottobre che vietava l’ingresso nell’area urbana ai mezzi pesanti sprovvisti di sensori di sicurezza per gli angoli ciechi, cioè quei punti che lo sguardo dell’autista non riesce a raggiungere con gli specchietti. Il Tar ha stabilito che i comuni non possono imporre limitazioni alla circolazione per ragioni di ordine pubblico e sicurezza, come in questo caso, ma solo per la prevenzione dell’inquinamento e la tutela del patrimonio artistico e ambientale.

La sentenza accoglie due diversi ricorsi presentati dalle aziende di trasporto e da un’associazione che rappresenta gli interessi dei camionisti. Il divieto era stato deciso dopo una serie di incidenti mortali e più precisamente impediva ai veicoli destinati al trasporto merci, con massa a partire da 3,5 tonnellate, e sprovvisti di sensori di transitare nell’Area B, la zona a traffico limitato che comprende quasi tutto il territorio comunale. I sensori funzionano emettendo un segnale acustico o visivo o facendo vibrare il volante quando rilevano pedoni e ciclisti vicini al mezzo ma di cui il conducente non riesce ad accorgersi. Su Internet se ne trovano vari modelli in vendita fra i 100 e i 200 euro.

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