Anche il Senato degli Stati Uniti ha approvato il piano provvisorio per evitare lo “shutdown”

(AP Photo/J. Scott Applewhite)
(AP Photo/J. Scott Applewhite)

Mercoledì il Senato degli Stati Uniti ha approvato il piano provvisorio per evitare lo shutdown, cioè la parziale chiusura delle attività del governo federale, dopo che martedì il provvedimento era già passato alla Camera.

L’approvazione da parte della Camera era stata piuttosto complicata, ed era stata il risultato di un compromesso discusso molto a lungo tra Democratici e Repubblicani (questi ultimi hanno la maggioranza alla Camera). L’approvazione da parte del Senato, dove sono i Democratici ad avere la maggioranza, era data per scontata ed è stata molto più semplice. Ora per entrare in vigore il provvedimento dovrà essere firmato dal presidente Joe Biden.

Il piano – che proroga i finanziamenti al governo statunitense fino al prossimo 19 gennaio, per coprire vari servizi dell’amministrazione federale che altrimenti sarebbero stati interrotti – si era reso necessario perché il 17 novembre sarebbero scaduti i termini di un altro provvedimento approvato a inizio ottobre dopo un accordo tra Democratici e Repubblicani mediato dall’allora speaker della Camera, il Repubblicano Kevin McCarthy. A quel piano di ottobre si era opposta l’ala più radicale del suo partito, che pochi giorni dopo lo aveva sfiduciato. A fine ottobre, e dopo molti dibattiti interni, era stato eletto al suo posto Mike Johnson, che ha mediato il nuovo piano. Il piano è comunque un provvedimento temporaneo e a gennaio Democratici e Repubblicani dovranno tornare a discutere di una norma per il finanziamento di tutto il 2024.

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