L’Austria vuole risarcire le persone che in passato sono state discriminate o perseguite per essere omosessuali

Il Pride di Vienna (AP Photo/Theresa Wey)
Il Pride di Vienna (AP Photo/Theresa Wey)

Lunedì il governo austriaco ha detto che stanzierà 33 milioni di euro per risarcire circa 11mila persone che in passato sono state discriminate o perseguite per il fatto di essere omosessuali. In Austria i rapporti tra persone dello stesso sesso sono stati depenalizzati nel 1971, ma alcune eccezioni legali sono rimaste in vigore almeno fino ai primi anni Duemila. Per esempio la prostituzione omosessuale maschile è rimasta illegale fino al 1989, mentre quella eterosessuale era legale; e l’età minima del consenso per i rapporti sessuali tra uomini è stata 18 anni fino al 2002, mentre per le persone eterosessuali era 14 anni.

Il governo austriaco ha quindi deciso che risarcirà tutte quelle persone che sono state discriminate da queste leggi ora abrogate: chi è stato condannato riceverà 3mila euro, e un’aggiunta di 1.500 euro per ogni anno di detenzione, e chi è stato solo indagato ma non condannato riceverà 500 euro. Lo stanziamento di 33 milioni di euro sarà contenuto in una legge che il governo conta di far approvare dal parlamento entro la fine dell’anno, e che dovrebbe entrare in vigore a partire dal prossimo febbraio.