Per tre giorni alcuni terminal di quattro importanti porti australiani sono rimasti chiusi a causa di un attacco informatico

Il porto di Sydney (Wikimedia Commons)
Il porto di Sydney (Wikimedia Commons)

Per tre giorni le operazioni presso i terminal dell’azienda DP World Australia nei porti di Melbourne, Sydney, Brisbane e Perth sono state interrotte a causa di un attacco informatico: le interruzioni sono cominciate venerdì, e i terminal sono tornati a funzionare lunedì mattina. DP World Australia gestisce circa il 40 per cento delle merci in entrata e in uscita dal paese ed è parte della multinazionale che opera nel settore del trasporto e della logistica DP World, di proprietà dell’azienda pubblica degli Emirati Arabi Uniti Dubai World. L’attacco non avrebbe però influito sulla fornitura dei principali supermercati australiani.

Darren Goldie, coordinatore della sicurezza informatica del governo australiano, ha detto che gli autori dell’attacco non sono stati identificati. Per questo motivo non è ancora chiaro se questa azione fosse in qualche modo legata ai recenti scioperi dei dipendenti della compagnia. Nell’ultimo mese, DP World Australia è stata oggetto di diverse contestazioni sindacali che avevano già portato a ritardi nelle consegne. Dall’inizio di ottobre ci sono stati molti scioperi durati 24 ore in cui i lavoratori si sono rifiutati di scaricare i camion e l’Unione marittima australiana, che sta negoziando gli aumenti salariali per i dipendenti dell’azienda, ha detto la scorsa settimana che l’azione sindacale sarà prorogata fino al 20 novembre.