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  • Lunedì 13 novembre 2023

La grossa manifestazione contro l’antisemitismo a Parigi

Si è tenuta domenica contro gli attacchi nei confronti della comunità ebraica: c'erano più di 100mila persone e molti politici

(AP Photo/Christophe Ena)
(AP Photo/Christophe Ena)
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Domenica centinaia di migliaia di persone hanno manifestato a Parigi e in tutta la Francia contro gli attacchi ed episodi antisemiti che si stanno verificando nel paese – come in tutta Europa – dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas. Alla manifestazione hanno preso parte quasi tutte le forze politiche, nonostante alcune polemiche. Secondo la polizia, hanno partecipato 182mila persone in tutta la Francia, tra cui 105mila a Parigi, 7.500 a Marsiglia, 5.000 a Strasburgo.

Lo slogan della manifestazione era “Per la Repubblica e contro l’antisemitismo”, e l’intento era mostrare solidarietà alla comunità ebraica francese davanti all’aumento degli episodi antisemiti nell’ultimo mese. Gli episodi (che vanno dalle aggressioni a disegnare la stella di Davide sulle case di persone ebree) sono stati 1.250 nell’ultimo mese. È il triplo di quanti ne siano avvenuti in tutto il 2022.

La manifestazione è stata indetta dai presidenti delle due camere del parlamento francese: Yael Braun-Pivet, presidente dell’Assemblea nazionale che fa parte di Renaissance, il partito centrista del presidente Emmanuel Macron, e Gérard Larcher, presidente del Senato che fa parte del partito dei Républicains, conservatore. Alla manifestazione hanno partecipato politici di quasi tutti gli schieramenti. C’erano due ex presidenti (Nicolas Sarkozy, conservatore, e François Hollande, socialista), l’attuale prima ministra Élisabeth Borne, il cui padre, ebreo, sopravvisse ai campi di concentramento nazisti, e vari ex primi ministri.

Il presidente Macron invece non c’era: in precedenza aveva detto che manifestare non faceva parte del suo ruolo, ma ha inviato un messaggio di sostegno.

La testa del corteo con vari politici ed ex presidenti (Thomas Samson/Pool via AP)

Alla manifestazione c’era però Marine Le Pen, la leader del partito di estrema destra Front National, con una piccola delegazione di una ventina di persone la cui presenza ha provocato polemiche. Il padre di Marine Le Pen, Jean-Marie, che fu per decenni il leader del Front National, era un noto negazionista della Shoah. Marine Le Pen ha comunque detto: «Noi siamo esattamente dove dobbiamo essere», e durante la manifestazione le contestazioni sono state relativamente limitate su richiesta degli organizzatori.

Marine Le Pen al corteo (AP Photo/Christophe Ena)

Sono state limitate anche le contestazioni nei confronti di Jean-Luc Mélenchon, il leader del partito di estrema sinistra La France Insoumise, che ha deciso di non partecipare alla manifestazione definendola «un incontro degli amici del sostegno incondizionato al massacro» dei palestinesi della Striscia di Gaza.

La Francia ospita al tempo stesso la più grande comunità di ebrei d’Europa e la più grande comunità musulmana dell’Europa occidentale.

La manifestazione contro l’antisemitismo di domenica si è tenuta pochi giorni dopo altre grosse manifestazioni a favore del popolo palestinese e per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, dove secondo i dati del ministero della Salute della Striscia (che è gestito da Hamas ma i cui dati sono ritenuti abbastanza affidabili) nei bombardamenti e nelle operazioni di terra dell’esercito israeliano sono già state uccise più di 11mila persone. Le due manifestazioni non avrebbero dovuto essere in contrasto tra loro, ma l’estrema polarizzazione del dibattito ha fatto sì che fossero percepite come tali da parte dell’opinione pubblica.