In Messico sono morte almeno 27 persone a causa dell’uragano Otis

Una strada di Acapulco dopo il passaggio dell'uragano Otis (AP Photo/Marco Ugarte)
Una strada di Acapulco dopo il passaggio dell'uragano Otis (AP Photo/Marco Ugarte)

Il governo del Messico ha fatto sapere che almeno 27 persone sono morte e 4 sono ancora disperse dopo che mercoledì un uragano insolitamente forte per l’oceano Pacifico, chiamato Otis, ha colpito lo stato di Guerrero e in particolare la città balneare di Acapulco. Tra i disagi causati dall’uragano ci sono state strade allagate, tetti scoperchiati, interruzione dell’elettricità e delle comunicazioni, e strade e aerei bloccati. Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha detto che nella zona colpita non è rimasto in piedi neanche un palo della linea elettrica.

Nel momento in cui ha toccato terra Otis era di categoria 5, la più alta nella classificazione dell’intensità degli uragani, che si usa quando i venti superano i 252 chilometri all’ora. Una volta raggiunta la terraferma i suoi venti sono diminuiti fino a farlo diventare di categoria 4, ma Otis è stato comunque insolitamente forte, in particolare per il Pacifico settentrionale: non era mai successo prima che un uragano di categoria 5 arrivasse a terra sulla costa pacifica del Messico e in generale è raro che gli uragani si mantengano di categoria 5 anche quando si avvicinano alla costa perché di solito si indeboliscono quando passano sopra fondali marini meno profondi. Peraltro l’intensità di Otis è cresciuta molto velocemente al suo avvicinarsi al Messico. La Protezione Civile messicana aveva detto alle persone che vivono nelle aree più interessate dal passaggio dell’uragano di rimanere al chiuso, stando lontano dalle finestre.