È morta la compositrice e pianista jazz Carla Bley

Aveva 87 anni ed era stata una delle protagoniste dell'avanguardia americana degli anni Sessanta e Settanta

Carla Bley in concerto a Torino nel 2018. (Alessandro Bosio/Pacific Press via ZUMA Wire)
Carla Bley in concerto a Torino nel 2018. (Alessandro Bosio/Pacific Press via ZUMA Wire)
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Carla Bley, una delle più importanti compositrici e pianiste jazz del Novecento, spesso associata all’avanguardia e al free jazz degli anni Sessanta e ricordata in particolare per l’album Escalator over the Hill, un’opera jazz-rock di un’ora e mezza, è morta a 87 anni. Suo marito, il bassista Steve Swallow, ha detto che Bley aveva un tumore al cervello.

Bley era nata in California nel 1936, e non ancora maggiorenne, mentre lavorava al celebre locale newyorkese Birdland, conobbe il grande pianista jazz Paul Bley, che sposò e di cui prese il cognome. Fu lui a incoraggiarla a suonare e a comporre, attività a cui cominciò a dedicarsi dalla metà degli anni Sessanta. In quegli anni frequentò e collaborò con alcuni dei principali musicisti dell’avanguardia del jazz, dal trombettista Don Cherry al contrabbassista Charlie Haden al vibrafonista Gary Burton, dirigendo diverse formazioni e orchestre dell’epoca.

Escalator over the Hill fu pubblicato tra il 1968 e il 1971, su tre dischi, e fu suonato dalla Jazz Composer’s Orchestra. Era un’opera, con tanto di parole e libretto, che spaziava dal jazz al rock alla musica colta, ispirandosi alla tradizione delle big band. Ebbe un buon successo di critica ed è ricordato come uno dei dischi fondamentali dell’avanguardia americana di quegli anni.

In seguito Bley collaborò con molti musicisti rock, e continuò a lavorare agli arrangiamenti della Liberation Music Orchestra di Charlie Haden, leggendaria formazione che unì il jazz sperimentale alla musica politica folk e tradizionale. Bley aveva pubblicato il suo ultimo disco, Life Goes On, nel 2020.