È in corso lo sciopero dei taxi di 24 ore che era stato annunciato per contestare le nuove norme del governo sull’aumento delle licenze

(ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)
(ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)

Per la giornata di martedì 10 ottobre è stato indetto uno sciopero dei taxi di 24 ore. Lo sciopero era stato proclamato da vari sindacati che contestano le norme per l’aumento delle licenze dei taxi, contenute nel cosiddetto decreto “Asset”, approvato dal governo ad agosto e convertito in legge pochi giorni fa dal parlamento. Riguarda tutta l’Italia, ma i disagi maggiori si avranno ovviamente nelle città più grandi, come Roma, Milano, Napoli, Torino.

Con le nuove norme, i comuni capoluogo, le città metropolitane e quelle sede di aeroporto potranno aumentare il numero di licenze fino a un massimo del 20 per cento. In realtà già da prima i comuni potevano rilasciare nuove licenze, ma non lo avevano quasi mai fatto principalmente per non inimicarsi la categoria dei tassisti.

Secondo il coordinatore di Usb Taxi, uno dei sindacati coinvolti, le nuove norme introdurrebbero misure nuove senza basarsi su dati concreti e abrogando quelle precedenti che già prevedevano un aumento delle licenze. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha invece definito la protesta dei tassisti «poco comprensibile».

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