Le bollette del gas di settembre dei clienti in “regime di tutela” aumenteranno in media del 4,8 per cento rispetto ad agosto

(CLAUDIO ONORATI/ANSA/DIB)
(CLAUDIO ONORATI/ANSA/DIB)

L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) ha comunicato che le bollette del gas relative ai consumi di settembre saliranno in media del 4,8 per cento rispetto al mese precedente. L’aumento è dovuto esclusivamente alla crescita del prezzo del gas naturale, mentre gli oneri generali e i costi di trasporto sono rimasti invariati. A settembre il gas è stato scambiato sul principale mercato all’ingrosso italiano, il PSV, a un prezzo medio di 37,05 euro al megawattora, superiore rispetto ai 33,21 euro al megawattora di agosto.

Si tratta comunque di prezzi inferiori rispetto alla media degli ultimi anni: secondo ARERA, tra ottobre del 2022 e ottobre del 2023 una famiglia “tipo” (ossia con un consumo di 1.400 metri cubi di gas all’anno) dovrebbe spendere per il gas all’incirca 1.459 euro, il 13,9 per cento in meno rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (ottobre 2021 – settembre 2022). Nel 2022 però i prezzi del gas erano saliti molto, superando ad agosto i 300 euro al megawattora, a causa dell’invasione russa dell’Ucraina e delle sue conseguenze sulle esportazioni di energia. Da lì in poi i prezzi sono gradualmente diminuiti.

L’aumento di settembre vale per le utenze nel cosiddetto “regime di tutela”, ossia quelle che non hanno ancora aderito a una fornitura nel mercato libero. In linea di massima, le tariffe del regime tutelato sono un riferimento orientativo per il mercato, di conseguenza è probabile che aumenteranno anche le bollette di chi ha una fornitura nel mercato libero, ma molto dipenderà dalle decisioni dei singoli fornitori.