Il presidente eletto del Guatemala sospenderà la propria partecipazione al processo di transizione presidenziale a causa delle ingerenze della magistratura

Agenti dell'ufficio del procuratore generale controllano le schede elettorali, 12 settembre 2023 (AP Photo/Moises Castillo)
Agenti dell'ufficio del procuratore generale controllano le schede elettorali, 12 settembre 2023 (AP Photo/Moises Castillo)

Il presidente eletto del Guatemala, Bernardo Arévalo, eletto con un programma anti-corruzione, sospenderà temporaneamente la propria partecipazione al processo di transizione presidenziale. Arévalo ha indicato come causa la perquisizione del tribunale elettorale ordinata dal procuratore generale. L’atto è considerato illegittimo dal tribunale elettorale stesso e dagli osservatori internazionali, e Arévalo ha chiesto le dimissioni del procuratore generale. L’attuale procuratore generale è stato nominato dal presidente uscente Alejandro Giammattei.

Martedì agenti dell’ufficio del procuratore generale avevano perquisito una struttura del tribunale elettorale, dove sono conservate le schede di voto usate alle ultime elezioni. Le buste sono state aperte e gli agenti hanno maneggiato le schede: è un atto illegale per la legge del Guatemala, che riconosce la possibilità di maneggiare le schede solamente agli scrutatori e al personale del tribunale elettorale.

Arévalo ha lamentato anche l’ordinanza di sospensione del suo partito, notificata appena dopo le elezioni del 20 agosto, che aveva vinto. Durante la campagna elettorale era già stata presentata un’ordinanza di sospensione, che però la Corte suprema aveva sospeso fino alla fine delle elezioni. L’ordinanza era stata quindi presentata nuovamente, ma ancora una volta è stata temporaneamente sospesa fino a ottobre, anche in seguito a proteste della comunità internazionale. Apparentemente la perquisizione del tribunale elettorale è legata a una delle varie inchieste sulle elezioni del 20 agosto.